Lo psicologo non prescrive farmaci, ma potrebbe rivelarsi utile un lavoro parallelo con lo psichiatra o medico di riferimento della persona, per avere un quadro specialistico più completo e una migliore riuscita del percorso di sostegno per individuare l’origine dei disagi e una soluzione efficace.
Esistono differenti tipi di psicoterapie. L’approccio da me utilizzato è la terapia cognitivo-comportamentale che parte dal presupposto per il quale pensieri, emozioni e comportamenti si influenzano a vicenda, in base al modo in cui vengono interpretati gli eventi. Il terapeuta aiuta il paziente a prendere consapevolezza di come pensa e reagisce alle situazioni e a trovare le strategie per gestire le difficoltà, anche dopo la fine del percorso psicoterapico. In questo tipo di terapia paziente e terapeuta concordano gli obiettivi da raggiungere, intervenendo prima su ciò che genera maggiore sofferenza nel presente, pur considerando la storia della persona come importante fonte di informazioni sull’evoluzione dei disagi; se paziente e terapeuta collaborano attivamente, spesso il trattamento è a breve termine. Numerosi studi scientifici ne dimostrano l’efficacia.
La terapia cognitivo-comportamentale NON prevede il classico lettino su cui far sdraiare il paziente durante le sedute; semmai poltrone o sedie comode possono essere utilizzati per le tecniche di rilassamento o gli esercizi meditativi.
Cosa è la Mindfulness? Significa “consapevolezza” nel momento presente delle proprie sensazioni corporee, emozioni e pensieri senza giudicarli. Deriva dalle discipline orientali e numerose ricerche hanno evidenziato l’efficacia clinica della pratica meditativa per disturbi quali ansia, depressione, insonnia e per la gestione del dolore cronico.
La paura di essere derisi si chiama Gelotofobia e può essere considerata una forma particolare di fobia sociale. Consiste nel sentirsi presi in giro dalle battute umoristiche degli altri, arrivando a provare un forte disagio emotivo che può portare ad evitare le situazioni sociali.
In seguito ad un lutto o ad una separazione si attraversano diverse fasi: rifiuto, depressione/ansia, rabbia, accettazione e reintegrazione dell’esperienza. Il sostegno psicologico può essere di grande aiuto per affrontare tutte queste difficili tappe, in modo da potersi concedere di soffrire, ma anche di andare oltre il dolore.
Cosa è l’Amaxofobia? La paura di guidare.